Once Upon a Time – Recensione 7×21 – Homecoming

Ci siamo.
Il tanto atteso finale di serie si sta avvicinando e si apre con il ventunesimo episodio, Homecoming.

A differenza degli anni passati, quest’anno non avremo nessun “two hours season finale” a cui assistere, dal momento che per il finale vero e proprio dobbiamo aspettare la prossima settimana. Quello che ci ha condotti fino a qui è stato un cammino lungo e davvero pesante, per quanto riguarda principalmente quest’ultima stagione. Abbiamo assistito ad una sorta di spin-off-non-spin-off, come l’ho sempre definito io fin dal primo episodio, salvato per lo più dalla presenza dei personaggi storici. Regina, Gold, Hook e Zelena ci hanno regalato i migliori sprazzi in una stagione altrimenti deludente sotto ogni punto di vista.

Eppure, non posso fare a meno di pensare – con un briciolo di tristezza – che dopo sette anni di incredibili avventure (escludendo la parentesi Neverland) la magia di Once Upon a Time sia giunta alla fine. E che questa sia, allo stesso tempo, la mia ultima recensione a riguardo. Ma prima che io inizi ad essere troppo sentimentale, vediamo cos’è successo in questa prima parte del series finale.

Durante lo scorso episodio, Henry ha spezzato la maledizione seguendo le stesse modalità usate da Emma nella prima stagione: è bastato un bacio (del vero amore) sulla fronte di Regina per riportare l’equilibrio anche ad Hyperion Heights.
E allora, ci chiediamo tutti, perché non hanno usato quell’episodio strappalacrime come finale? Perché molte storie non hanno avuto il loro happy ending. O quanto meno anche solo un ending e basta.
Senza contare che, così facendo, avrebbero impedito ai personaggi storici di fare il loro ritorno e salutare i fan della serie. Cosa che avverrà nel prossimo episodio, tra l’altro.

Homecoming è un ritorno a casa sia per Hook che rimette piede nel regno nato dal desiderio (e a cui appartiene per diritto), che per Gold che deve affrontare il suo passato ed il suo peggior nemico: se stesso.
Dopo aver ucciso Facilier ed aver intrappolato Ella e Lucy in una sfera di neve, il Rumpelstiltskin del regno del desiderio mette alle strette i nostri eroi.
Henry, Regina, Hook e Gold giungono nel reame tramite lo specchio di Alice, ma Rumple non rende loro le cose semplici.

Già nelle prime scene ritroviamo volti a noi noti: Peter Pan (di cui avrei fatto volentieri a meno), nonché prigioniero di Rumple, che Crudelia De Mon. Tralasciando il fatto che entrambi sono utili come un soprammobile impolverato e che, per rendere quanto meno sensata la presenza di Crudelia le abbiano affibbiato il compito di “custode” dell’inchiostro magico, l’unico ritorno che potrebbe aver avuto un senso è stato quello di Ariel.
Interpellata da Hook, la sirena consegna a lui e a Gold una preziosa arma da usare contro Rumpelstiltskin. Tuttavia, ahimè, proprio quando Gold stava riuscendo nel suo intento, avendo ingannato la peggiore parte di se stesso, Regina manda tutto all’aria e torniamo al punto di partenza.

Certo, sarebbe stato troppo semplice pugnalare così l’Oscuro e tornare a casa tutti felici e contenti entro metà episodio, perciò dobbiamo sorbirci gli escamotage poco efficaci di Henry il quale, ricordatosi di essere l’autore, recupera penna ed inchiostro per poter cambiare le sorti della storia e, così, salvare la sua famiglia. Senza considerare, nemmeno per un momento, che anche ogni sua azione fa parte del piano del Rumple dei sogni. L’Oscuro ha, infatti, altri progetti per Henry… ma non per quello che conosciamo noi.

La svolta ci arriva dalla versione più sfigata e friendzonata dell’Henry adulto che, avendo stretto un patto con Rumple, è pronto a pagare il suo pegno. Così, dopo aver cancellato il Guardiano dalla storia, ora vuole fare i conti con Regina che, ricordiamolo, non è la Evil Queen del regno del desiderio, ovvero colei che ha ucciso la famiglia di Henry 2.0.

Come se la caveranno questa voltai nostri eroi?
Una risposta ci arriva direttamente da Hyperion Heights dove, per far fare qualcosa a Sabine/Tiana (troppo impegnata tra frittelle e pippe mentali) le fanno ottenere un fagiolo magico che porta Alice e Robin a Storybrooke, in cerca di rinforzi.
E sappiamo già che i Charmings ed Emma non si tireranno indietro di fronte la loro ultima battaglia. Onestamente sono felice di poterli rivedere nel finale di OUAT, sebbene questo episodio non mi abbia emozionata come speravo.

Mi auguro in una piacevole svolta nella puntata della prossima settimana e, nel salutarvi, vi lascio il promo allegato. Date una sbirciatina anche alla nostra pagina Facebook per restare sempre aggiornati sulle novità telefilmiche!

Mia

Nata - ormai - parecchi anni fa, è da sempre stata una grande appassionata di serie tv, ma solo con l'avvento dello streaming ha iniziato a seguirne talmente tante da mandarsi da sola in fumo il cervello. Partita con "The Vampire Diares" (che non segue più per ovvi motivi di declino), si addentra ben presto in questo mondo che la porta a scrivere recensioni random e a gestire una pagina su Facebook. Oncers incallita, ha una passione folle per Matt Bomer e Nathan Fillion, che ama disperatamente e senza alcuna possibilità di vederli nemmeno da lontano.
Ha un "omino del cervello" con fandom tutti suoi, il ché la fa sembrare spesso e volentieri un po' comicamente contraddittoria. Stanno litigando tuttora.
Visto che passa un bel po' di ore davanti al pc per vedere telefilm, ama allietare questi momenti con del buon cibo spazzatura: una rovina per la forma fisica, ma anche per questo la colpa ricade sull'omino del cervello. #scaricabarilemodeon
Non ha ancora capito la vera utilità di Twitter (e non le frega più di tanto), si diletta tra la costante ricerca di un lavoro - che teme di non trovare mai - e la quarta stesura del suo primo romanzo che sembra essere quella buona. Il tutto tra una distrazione e l'altra. E le montagne di libri che deve ancora leggere.

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